Cos’è “la prima notte di quiete”? Lo spiega il professor Dominici: dietro al verso di Goethe, si nasconde il sollievo della morte, un sonno finalmente senza sogni. Valerio Zurlini con questo film si conferma un grande narratore dell’uomo contemporaneo, con tutte le contraddizioni che lo rendono uno straniero a sé stesso. Il regista amalgama il sublime delle raffinate citazioni letterarie e pittoriche con il degrado delle ambientazioni riminesi livide, volgari, segnate da lugubri penombre. Riesce a tessere un universo straordinariamente denso che alterna tormento, tenerezza, sete di purificazione, senso di colpa, estasi fuggitiva da melodramma puro, derive autodistruttive. Alain Delon, che si appassiona a tal punto al personaggio da partecipare al film anche in veste di produttore (non senza screzi con Zurlini), nei panni del professore crea uno dei suoi personaggi più intensi, impregnato di angoscia e capace di improvvisi slanci di dolcezza. La prima notte di quiete è un capolavoro dell’arte del Novecento.
Con Alain Delon
Sonia Petrova
Giancarlo Giannini
Lea Massari
Renato Salvatori
Alida Valli
Diretto da Valerio Zurlini
Anno: 1972