MARTEDI 27 NOVEMBRE
Il 27 novembre 1942 nasceva Jimi Hendrix. A 70 anni di distanza Nexo Digital celebra il mito.
HENDRIX 70
LIVE AT WOODSTOCK
Martedì 27 novembre
al cinema solo per un giorno
Finalmente sul grande schermo il film dedicato al più grande chitarrista di tutti i tempi nel concerto che ha fatto la storia di un’intera generazione.
Oggi per la prima volta tutti coloro che ne hanno sempre e solo sentito parlare, potranno entrare al festival di Woodstock per vivere il concerto più raro e prezioso dell’intero festival.
Featuring
Jimi Hendrix
Billy Cox
Mitch Mitchell
Larry Lee
Juma Sultan
Jerry Velez
Mixed By Eddie Kramer
Edited by Jere Huggins
Co-Produced By Bill Rush
Road To Woodstock Directed By
Bob Smeaton
Original Woodstock Footage Directed By
Michael Wadleigh
Produced By
Janie L. Hendrix & John McDermott
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In occasione dell’anniversario che vedrebbe Jimi Hendrix compiere i suoi 70 anni, Nexo Digital è orgogliosa di annunciare l’arrivo nelle sale italiane di HENDRIX 70. LIVE AT WOODSTOCK, il film che vede protagonista colui che nel 2011 la rivista Rolling Stone ha eletto a furor di popolo come “il più grande chitarrista di tutti i tempi” davanti ad Eric Clapton e Jimmy Page. Jimi Hendrix arriva così al cinema proprio il 27 novembre in uno dei suoi concerti più celebrati, quello avvenuto all’alba del 18 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento di straordinaria importanza raccolto durante il concerto che più di ogni altro ha segnato l’immaginario di un’intera generazione. Hendrix 70 –Live at Woodstock è un’opera impreziosita da un lavoro di restauro effettuato sul master audio che finalmente potrà essere apprezzato in audio surround 5.1 di qualità superiore, con un nuovo mix curato espressamente da Eddie Kramer, sound engineer di Woodstock e per diversi anni fonico di fiducia dello stesso Hendrix.
La versione cinematografica del concerto di Jimi Hendrix a Woodstock è stata ricostruita con cura attingendo al vasto archivio di materiali filmati in 16mm dal premio Oscar Michael Wadleigh e dal suo team di assistenti e selezionatissimi operatori, con il pieno supporto della Experience Hendrix LLC, la società di proprietà della stessa famiglia Hendrix che cura il patrimonio artistico del chitarrista scomparso. Quella che Wadleigh e il suo team catturarono fu una performance unica, nel corso della quale Hendrix introdusse per la prima volta la sua nuova band e approntò una scaletta che conteneva versione straordinarie di alcuni suoi grandi classici, come “Voodoo child”, “Fire”, “Purple Haze” e “Foxy Lady”, così come una drammatica e spettacolare reinterpretazione per sola chitarra dell’inno nazionale statunitense, “Star Spangled Banner”. Questa esibizione di chiusura è diventata il simbolo della forza visionaria di Hendrix che aveva insistito per essere l’ultimo ad esibirsi al festival. Non salì sul palco fino alle nove di lunedì mattina, quando la maggior parte degli spettatori aveva dovuto lasciare Woodstock. Per questo solo 200.000 dei 500.000 partecipanti ascoltarono Hendrix in una performance che fu una rarità per la durata (due ore, la più lunga nella carriera di Hendrix).
L’affascinante strada che porta Hendrix a Woodstock è ripercorsa poco alla volta attraverso l’uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all’ingegnere del suono Eddie Kramer e all’organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang. Il documentario che precede le immagini del concerto, diretto dal vincitore del Grammy Award Bob Smeaton (già regista della “Anthology” dei Beatles), mette in mostra lo sforzo fatto per organizzare il festival e garantirne la partecipazione di Hendrix come headliner conclusivo.